Valdobbiadene


Terra antica ed illustre, al centro delle fasi finali e più drammatiche della Grande Guerra (1917-18), Valdobbiadene si estende tra le Prealpi Trevigiane ed il Piave. Il suo paesaggio, che è in sè un'opera d'arte, è dominato dai vigneti del Prosecco DOCG, di cui è la regina.


Storia ed arte


Valdobbiadene deve, con ogni probabilità, il suo nome al Piave, o meglio al fatto di essere collocata fra i due rami in cui anticamente si divideva il fiume, come fa intendere il toponimo "Duplavilis". La notorietà storica della città è legata alla figura di S. Venanzio Fortunato, vescovo di Poitiers, illustre agiografo della tarda latinità, figura chiave del passaggio dall'età romana al medioevo, che qui ebbe i natali. Secondo la tradizione, nella frazione di S. Vito nacque nel 1240 Nicolò Boccassino, il Beato Papa Benedetto XI. Eletto nell’ottobre del 1303, morì nel 1304. Si distinse per la sua umiltà e forza d’animo in una costante azione di pace.


Il Duomo di Santa Maria Assunta


Originariamente a tre navate, subì modifiche fra il XV ed il XVIII sec. L’attuale linea architettonica, in stile neoclassico, risale all’ultimo decennio del 1700. Il progetto, dell’architetto Bernardo Salomoni, fu successivamente modificato da Giuseppe Segusini. Il Duomo venne ripristinato dopo i danni dei bombardamenti della Grande Guerra. In esso sono custodite preziose opere d’arte come la pala dell' Assunta dell’Altar Maggiore del Beccaruzzi, pittore coneglianese del XVI secolo. Appartengono allo stesso secolo una pala di Paris Bordon e una di Palma il Giovane; al '500 o al '600 risalgono i bronzetti del ciborio dell’altare dell’Immacolata, attribuiti ad Alessandro Vittoria oppure al Mazza o anche al Fontana. Non mancano le raffigurazioni dei due più illustri valdobbiadenesi: S. Venanzio Fortunato in un dipinto novecentesco di Ubaldo Oppi e in uno dell' 800 di Rosa Bortolan, mentre una lunetta ottocentesca del Licini raffigurante La visita della madre, celebra la memoria del Beato Benedetto XI.


Il campanile


La torre, alta 73 metri, è stata progettata dall’architetto Francesco Maria Preti. I lavori, iniziati nel 1743, furono ultimati nel 1767. L’aggiunta della cuspide risale al 1810.


La Villa Piva, "Dei Cedri"


E' datata alla fine dell’800, quando Valdobbiadene era già un conosciuto centro serico ed ospitava un’importante filanda. Vicino alla villa sorgevano infatti un torcitoio e filatoio, dell'imprenditore Pietro Piva e dei figli Sigismondo e Celestino, a cui si deve la costruzione di questa elegante dimora signorile. Oggi è circondata da un ampio parco pubblico, che ha visto svettare per più di cento anni un imponente cedro, che ha dato il nome all’intero complesso. Ospita ogni anno vari importanti eventi del settore vinicolo tra i quali Calici di stelle ad Agosto.


La chiesa di San Gregorio Magno


Già dai primi anni del Duecento, esisteva una piccola chiesa dedicata a S. Gregorio Magno. Nel 1601 vi si insediò un convento di Cappuccini che costruirono la nuova chiesa, consacrata nel 1603. Soppresso il convento nel 1769, essa passò in mano a privati. Del convento ora restano solo alcune arcate del chiostro e l’antico pozzo. Oggi è di proprietà della Parrocchia. Attualmente, dopo il restaturo del 2001, oltre che come luogo di culto, viene usata come auditorium per conferenze e concerti, grazie alla sua ottima acustica.


I vigneti, le colline


Sia la montagna, la collina e il tratto pianeggiante lungo il Piave offrono infinite possibilità agli amanti della mountain bike, del trekking, del nordic walking, del trekking a cavallo o delle semplici, rilassanti passeggiate, al modo di una volta.


La strada del Prosecco e vini dei colli Conegliano - Valdobbiadene


Prima in Italia, la Strada del Vino Bianco è stata inaugurata il 10 settembre 1966 e si estende tra le colline del territorio di Valdobbiadene a quelle di Conegliano. È stata ribattezzata nel 2003 Strada del Prosecco e dei Vini dei Colli di Conegliano Valdobbiadene. Il turista è guidato tra vigneti ininterrotti, cantine disseminate lungo le colline, borghi, ristoranti e locali dove si assapora l’arte enoica di queste terre. E’ questo il luogo di produzione del Conegliano Valdobbiadene Prosecco DOCG, il vino italiano oggi più richiesto al mondo.


L' anello del Prosecco


L’anello del Prosecco è un itinerario naturalistico di circa 10 km che si colloca tra San Pietro di Barbozza, Santo Stefano e Saccol, rinomate località collinari nel Comune di Valdobbiadene, dove la cultura enologica e gastronomica vantano una lunga tradizione. L’Anello del Prosecco soddisfa le esigenze del moderno enoturista, alla ricerca non solo dei grandi vini e delle specialità gastronomiche locali, ma anche di tutte quelle componenti del paesaggio, dell’ambiente e della cultura che caratterizzano la tradizione e lo spirito del territorio.


Il parco del Piave Settolo Basso


L’area naturalistica del Settolo Basso si trova nella frazione di Bigolino. All’interno dell’area si snoda un percorso di circa km 5 in zona pianeggiante, caratterizzata dalla presenza di corsi d’acqua, risorgive e da flora e fauna tipiche degli ambienti umidi. E' un percorso ideale per facili passeggiate.

Per conoscere le feste, le manifestazioni sportive, le mostre e le rassegne che si susseguono in tutte le stagioni: www.valdobbiadene.com
Il sito web ufficiale del Comune è: www.comune.valdobbiadene.tv.it