Il percorso: Provincia di Vicenza
Bassano del Grappa
Nel corso della Prima Guerra Mondiale, in particolare dopo la rotta italiana di Caporetto, la città di Bassano si trovò coinvolta nel conflitto in prima linea: più di...
leggi di più...Bassano del GrappaNel corso della Prima Guerra Mondiale, in particolare dopo la rotta italiana di Caporetto, la città di Bassano si trovò coinvolta nel conflitto in prima linea: più di 7.000 persone sfollarono dalla cittadina per paura dei bombardamenti e dell'avanzata delle truppe austro-ungariche che però giunsero a pochi chilometri dalla cittadina, ma non riuscirono a conquistarla grazie alla tenuta della linea di fronte sul Grappa che costò circa 22.000 morti e circa 50000 fra feriti, prigionieri e dispersi. All'interno della Villa di Ca' Erizzo, lungo le rive del fiume Brenta, è sorto il Museo Storico della Grande Guerra. Lo splendido edificio quattrocentesco nel 1918 fu residenza della Sezione Uno delle ambulanze della Croce Rossa Americana. La storia del ponte di Bassano, detto Ponte Vecchio o ponte degli Alpini, inizia molto prima della Grande Guerra. Edificato nel 1209 e travolto dalle piene del fiume nell'ottobre del 1567, venne ricostruito due anni dopo su progetto di Andrea Palladio che lo volle in legno, in modo tale che la sua elasticità fosse in grado di contrastare l'impetuosità del fiume Brenta. La struttura, di grande impatto visivo, poggia su 4 piloni di legno di forma triangolare, allineati al flusso d'acqua, ed è ricoperto da un tetto. Durante la prima guerra mondiale sul celebre ponte passarono le truppe italiane del generale Luigi Cadorna per affrontare la difesa dei territori dell'altopiano dei Sette Comuni e fu proprio su questo ponte che un ignoto soldato-poeta visse o immaginò la storia d'amore che raccontò nel canto "Sul Ponte di Bassano", diventato uno dei simboli per gli alpini dell'Italia in guerra. Dopo la prima guerra mondiale nei cimiteri pedemontani attorno al Monte Grappa erano stati sepolti provvisoriamente molti soldati a cui bisognava dare una sistemazione definitiva e decorosa. Il duomo, un imponente costruzione neo-gotica risalente ai primi anni del '900 , in mattoni rossi, con un doppio campanile e una facciata decorata da pinnacoli, che domina il piazzale Cadorna, venne così adibito ad ossario. L'inaugurazione avvenne il 13 maggio 1934 alla presenza del principe ereditario Umberto di Savoia. All'interno sono sepolte le salme di 5.405 soldati, di cui 236 decorati, traslate negli anni '30 dai numerosi cimiteri sparsi sulle pendici del massiccio del Grappa. Nella cripta invece si trovano altri 1.136 loculi tra cui il sarcofago di Umberto di Savoia-Aosta, morto di influenza spagnola nell'ottobre del 1918 a Crespano, un paesino alle pendici del monte Grappa. Il Museo degli Alpini, poco distante dal Ponte Vecchio, non costituisce solo una raccolta di cimeli storici, ma offre uno scorcio sulla vita militare durante le guerre del '900. Conserva reperti della Prima Guerra Mondiale, frutto di scavi sull'Altipiano di Asiago, e donazioni: reticolati, elmetti, bombe di aereo, schegge, baionette e cimeli che si riferiscono in particolar modo alla vita e alle gesta degli alpini durante la prima e la seconda guerra mondiale. Moltissime ed interessanti foto d'epoca, accanto a manoscritti, lettere e alcuni dei foglietti che D'Annunzio aveva gettato su Vienna in occasione di una famosa trasvolata. Il Monumento Nazionale ai Ragazzi del '99, inaugurato nell'ottobre 1974, fu realizzato su iniziativa di un comitato nazionale di ex combattenti di quella classe. Il monumento è formato da una statua in bronzo alta quasi 4 metri raffigurante un fante in marcia con elmetto, mantellina e fucile in spalla che protende il braccio sinistro verso il monte Grappa. |
Monte Grappa
L'avversa conclusione della dodicesima battaglia dell'Isonzo, con la rottura del fronte a Caporetto e il ripiegamento delle nostre truppe logore e stremate sul Piave...
leggi di più...Monte GrappaL'avversa conclusione della dodicesima battaglia dell'Isonzo, con la rottura del fronte a Caporetto e il ripiegamento delle nostre truppe logore e stremate sul Piave, portarono il monte Grappa in prima linea, sullo sbarramento del settore montano tra il Brenta e il Piave. A dispetto della stanchezza e delle gravi condizioni logistiche e tattiche, i nostri soldati riuscirono a costruire una nuova barriera difensiva per arrestare definitivamente il nemico. La prima battaglia si svolse tra il novembre e il dicembre del1917: gli austriaci, dopo una massiccia e violenta preparazione di artiglieria, attaccarono in forze le nostre linee avanzate facendo ricorso a tutti i mezzi di distruzione in loro possesso, dalle granate di grosso calibro, ai lanciafiamme, ai gas asfissianti. Nonostante l'accanimento degli attacchi, il nemico venne fermato e respinto sulle sue precedenti posizioni. L'area Monumentale del Monte Grappa, su cui si combatté l'ultimo sanguinoso anno di guerra, comprende: il Sacrario Militare, la "Galleria Vittorio Emanuele III" (che si sviluppa sotto la vetta) e la "Caserma Milano". |